Sculture

L’approdo alla scultura si è manifestato come una necessità, un bisogno di esprimersi attraverso la terza dimensione, facoltà che ovviamente la pittura non poteva offrire.

La scultura si è dimostrata quindi la traduzione della pittura. Ciò che avveniva sulla tela e non sempre poteva venire esaltato nei termini desiderati dall’artista veniva trasposto e trasfigurato grazie al bronzo. Qui viene a mancare un elemento peculiare e determinate dell’arte del Maestro: il colore.

Il gioco si concentra allora sulle forme, le figure, le linee, le direttive e le matrici che scaturiscono prepotentemente ed elegantemente dal materiale bronzeo. Le configurazioni ottenute sono dinamiche, vive, a dispetto di ciò che suscita un simile materiale sono portatrici di movimento, e lo celebrano in una restituzione del tutto personale, inconfondibile.